Sergio Vantaggiato est mort hier soir vers 23 heures
Le journaliste italien spécialisé dans le sport, Sergio Vantaggiato, victime d'une agression dans le métro dimanche soir, est mort mardi dans le 10e arrondissement (hôpital Saint-Louis) à 22h55, a-t-on appris de source policière.
Etant donné le caractère irréversible de son état de « mort cérébrale », il était maintenu artificiellement en vie par des appareils qui ont été « débranchés » hier soir.
Le parquet de Paris a ouvert une information judiciaire pour « vol avec violence ayant entraîné une infirmité permanente ». La juge d'instruction Emilie Petel a été désignée pour diriger les investigations. Depuis deux jours, l’événement fait la Une des journaux italiens.
Sergio Vantaggiato, journaliste de la chaîne privée de télévision italienne TeleRama depuis 16 ans (et responsable d’une émission sur le football intitulée « Corner »), était en vacances à Paris, quand deux personnes lui ont volé son sac à dos. D’après le Parquet, il aurait tenté de rattraper ses agresseurs dans les couloirs du métro, où il a été retrouvé peu après à terre, en sang. Mais il n’y a aucun témoin direct, car son fils de huit ans et son frère étaient restés sur le quai et n’ont pas vu la chute.
La station de métro Bir Hakeim, pourtant la plus proche de la tour Eiffel, est l'une des seules de Paris à ne pas être équipée de caméras, ni sur les quais, ni dans les couloirs. Voilà qui risque fort de donner du grain à moudre à Mme Alliot-Marie dans le cadre de son annonce du 26 juillet, dont il avait été question ici voici quatre jours.
Dès 14h18 hier, le site du Premier ministre annonçait le décès de Sergio Vantaggiato et indiquait qu’il était entré en contact avec diverses personnes, dont le président du Conseil (Premier ministre) italien, sans faire allusion au message transmis au ministre des Affaires étrangères à l’heure du déjeuner et reproduit hier en italien sur ce blogue.
F. A.
Sous le titre « ADDIO SERGIO. » se trouvait sur le site de sa chaîne cette nuit peu avant une heure le message suivant :
15/08/2007 0.52.31
Ha lottato tanto Sergio Vantaggiato ha lottato, fra la vita e la morte. Ma non ce l’ha fatta. Ricoverato al Saint Louis di Parigi, vittima di un’aggressione in seguito ad uno scippo subito nella stazione del metrò. Il suo cuore ha smesso di battere. La situazione era già drammatica, la speranza di riaverlo tra noi era appesa ad un filo che non ha retto. Dopo 48 ore di coma il suo cuore non ha retto. Respirava solo grazie all’aiuto delle macchine e l’emorragia ha impedito ai medici di intervenire chirurgicamente. Sergio è rimasto collegato ad apparecchiature che lo hanno tenuto in vita artificialmente. Il commissario dell’Asl Rodolfo Rollo si era attivato al fine di soddisfare la richiesta della famiglia di fruire di una consulenza esterna da parte di un neurochirurgo italiano e per il trasporto di Vantaggiato in un ospedale italiano. Ma era già stato giudicato intrasportabile dai medici. Sergio, emblema del giornalismo sportivo salentino, amato da tutti, a partire dai tifosi, era in vacanza con il figlioletto Martino, di 8 anni: avrebbe voluto portarlo ad Eurodisney. Erano partiti con il fratello di Sergio, Antonio. Domenica sera erano tutti e tre nella stazione della metropolitana di Bir Hakeim, vicino alla Tour Eiffel. Stando ad una prima ricostruzione di quanto accaduto, un individuo che era dentro al vagone, all’improvviso ha scippato Sergio del portafogli, proprio mentre lui stava salendo sul convoglio, all’esterno del quale vi era un complice. Sergio, accortosi di quanto stava accadendo, sarebbe riuscito ad uscire dal treno mentre le porte si chiudevano. Treno su cui sono invece rimasti suo fratello ed il piccolo Martino, che hanno poi raggiunto la stazione di Bir Hakeim prendendo il treno nella direzione contraria alla stazione successiva. Al loro ritorno il tragico fatto era già avvenuto, e lui era lì, steso a terra, in una pozza di sangue. E vi sarebbe rimasto, stando alle prime notizie, per oltre un'ora, in attesa dell'arrivo dell'ambulanza, lenta, lentissima. Dopo la lunga attesa, vi è stato il ricovero in un ospedale vicino e di lì, vista la gravità, nel reparto di rianimazione del Saint Louis. Avrebbe tentato di inseguire i balordi chiedendo aiuto, ma loro lo avrebbero strattonato e spinto per le scale. Sergio ha battuto violentemente la testa. Un colpo dietro la nuca che ha causato un 'trauma cranico chiuso'. Il resto è buio. La folle corsa dell’ambulanza verso l’ospedale, il ricovero nel reparto di rianimazione, dove lo hanno raggiunto la compagna Stefania, le sorelle Maria Lucia e Rosanna, il nipote e la suocera. "Era il suo primo viaggio all'estero, ed è venuto qui per farsi uccidere", hanno detto. Una partita che non ha vinto. Intanto non si hanno tracce dei due malviventi. Il caso, dalla polizia ferroviaria, è diventato di competenza della brigata criminale. La magistratura francese al momento indaga. Il magistrato incaricato dell'inchiesta é Emilie Petel che ha delegato la brigata criminale per lo svolgimento delle indagini. La procura leccese ha aperto un fascicolo per ricostruire quanto accaduto. Un fatto, però, lascia sconcertati: l'aggressione è avvenuta in una stazione del metrò di Parigi, dove c'è un sofisticato sistema di videosorveglianza: proprio nel punto in cui si è consumato lo scippo non c’erano telecamere. Anche la ricerca di testimoni non sembra facile in quanto vi sarebbero state poche persone a quell'ora. Dovevano saperlo bene i due delinquenti. È per questo che ora gli inquirenti stanno visionando le immagini registrate dalle telecamere di altre strutture vicine a quella fermata del metrò, alla ricerca dei volti dei colpevoli. Ce l’ha confermato il console italiano a Parigi Cesare Morbelli che ha da subito affidato il piccolo Martino ad una dama del San Vincenzo che ora fa anche da interprete alla famiglia Vantaggiato. Hanno espresso la loro vicinanza alla famiglia di Sergio anche il console francese in Italia Auban De La Messuziere ed il ministro degli affari esteri Bernard Kouchner. Il Primo Ministro Francois Fillon ha inviato lettere di partecipazione in cui esprime "profonda tristezza per quanto accaduto a nome del governo francese e a titolo personale" alla famiglia, alla redazione di TeleRama News al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e al Presidente del Consiglio Romano Prodi.
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